Tortorelli Michele
Hanno detto che la mia arte fa sognare, conduce l’osservatore in un mondo a metà tra leggenda e sogno, intriso di simboli e note di emozione.
Sono nato il 14/07/1956 a Potenza, vivo e lavoro a Paola, in provincia di Cosenza.
Ho coltivato la passione per il disegno e la pittura sin da piccolo, anche se non ho mai effettuato studi specifici. Autodidatta, mi affascina sperimentare nuove tecniche: ho lavorato con le tempere e i gessetti, con le matite, con i carboncini, le vinacce e gli smalti su compensati, ho disegnato e dipinto su carte metalliche con gli evidenziatori, con le cere diluite con la benzina e con qualsiasi mezzo che abbia dei pigmenti colorati (rimmel, ombretti, fiammiferi bruciati etc.).
Prediligo la ricerca grafica, pertanto come supporto preferisco carte, in particolare quelle strane e di qualità.
I miei quadri nascono, come bozze, in qualsiasi momento, sul lavoro, al ristorante, mentre parlo al telefono o sono impegnato su complessi fogli di calcolo: se non disegno non mi concentro, la mano scorre da sola. Le bozze che trovo interessanti vengono in seguito sviluppate e spesso stravolte.
Non vivo d’arte e fino a poco tempo fa i miei lavori rimanevo gelosamente nell’ambito ristretto della mia vita.
Sembra che le mie opere nascano apparentemente dalle linee, ma in realtà ogni opera è complessa, frutto della fusione di molti elementi.
Le idee sono espresse per mezzo delle forme, la mia arte è una evocazione onirica attraverso simboli che suggeriscono la rievocazione dei fatti. Il forte pathos ed una intensa emotività mi coinvolgono subito e spero che possano essere percepiti da un osservatore che non veda le mie opere con una visione banale e sfuggente. In tanti lavori si può intravedere una regressione alle origini, anche uterine dell’essere umano, spingendosi oltre, sino al peccato originale, il tutto espresso con una ricchezza di volti, profili e linee che si confondono e si uniscono in sinfonie di colori e giochi di immagini come una vera e propria ossessione
Il tratto è minuzioso e calligrafico, la sperimentazione di materiali e tecniche è continua: smalto su compensato, carte diverse e preziose con acquerello e china, acquerello con gessetti etc.
Tutti questi elementi vengono fusi insieme per realizzare le opere la cui lettura, nella sua interezza sta in ogni singolo frammento: un’opera nell’opera.