Piazza Otto
biografia Nato a Selva Gardena nel 1947, frequenta l’Istituto d’Arte di Ortisei con indirizzo scultura lignea. Terminati gli studi, come da tradizione tipica gardenese, diventa allievo di bottega presso il maestro Insam Adolf di Ortisei presso il quale avrà l’opportunità di apprendere la nobile arte della scultura sacra, vanto della storia artigianale gardenese, di rafforzare le proprie competenze e di affinare uno stile principalmente volto alla reinterpretazione della tradizione sacra di stile gotico tedesco. Sono questi anni di grande studio, di severa applicazione, di apprendimento solido, di preziose e sensibili acquisizioni tecniche che costituiranno una imprescindibile base per il suo futuro lavorativo.
Conclusasi infatti questa felice stagione di collaborazione con il proprio Maestro, Otto Piazza si sente pronto per indagare in altri ambiti; cerca nuovi stili, si accosta ad altri materiali, sperimenta altre possibilità espressive e creative e soprattutto scopre la magia della pietra. Come l’insigne maestro Luis Piazza, suo parente ed omonimo cui si ispirerà, comincia a cercare nei greti dei torrenti e nei sedimenti alluvionali delle zone della Val Gardena esemplari di bellerophon, pietra del Permiano Superiore che ben si presta ad essere scolpita.
Oramai il fascino della pietra è entrato nelle corde espressive di Otto Piazza che ormai è pronto a lavorare nel duro porfido, come pure nel marmo Rosa del Portogallo, nel Rosso di Verona, nel Bianco di Carrara, nel Nero Striato di Spagna, ma specialmente nel raffinato e prezioso Nero del Belgio.
Non trascura però di continuare a lavorare nel profumato legno di cirmolo, elemento fascinoso dei boschi di casa dove ama passeggiare per trarre ispirazioni.
Ed è ancora il legno, ma questa volta quello di ulivo che abbonda nel giardino della sua casa del lago di Garda, dove ama trascorrere alcuni periodi dell’anno ricavandone profonde ispirazioni, che gli consentirà, grazie alle sue forme capricciose, contorte ed imprevedibili, di assecondare l’estrosità della natura all’immaginario del proprio spirito creativo.