Vera Berardi, in arte Vera Vera, nasce a Cesena nel 1996.
Vive e lavora a Brescia dal 2015 al 2019. Consegue la Laurea triennale in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia. Ha frequentato il primo anno del Biennio in Arti Visive Contemporanee presso la medesima Accademia. La sua ricerca indaga le relazioni famigliari e i rapporti sociali, analizzandone le influenze nella definizione e costruzione dell’identità.
Il suo percorso artistico si declina nelle pratiche scultoree, installative e performative, lavorando sui principi della defigurazione, sfigurazione, negazione dell’ideale del canone e nella messa in scena anche catartica del trauma. Tutte le aree di linguaggio sviluppano i temi focali della sua ricerca.
Attualmente indaga i rapporti sociali su Instagram realizzando opere in collaborazione con il pubblico online.
Il gruppo di sculture nasce dalla volontà dell’artista di creare interazione con il pubblico Online.
Le opere sono il risultato di una doppia operazione: da un lato, quella scultorea realizzata in atelier; dall’altra una seconda fase ha visto la collaborazione del popolo dei Social Network: le fotografie delle opere sono state infatti pubblicate sui canali social dell’artista, che ha chiesto a tutti gli utenti di scriverle commenti e parole relativamente a quanto stavano vedendo, riassumendo l’invito in un laconico: TELL ME WORDS.
Tutte le parole ricevute, sono state poi impresse sulla pelle delle sculture tramite caratteri mobili. L’ opera finita diventa così indagine critica sulla relazione tra ciò che mostriamo e ciò che siamo, sulle false maschere che indossiamo davanti alla società che ci vede.Questo bisogno è la conseguenza di un’esperienza sentimentale nata sui Social: un’ idealizzazione e un innamoramento poi sfociati in una delusione nello scontro con la realtà. Da qui è nato il desiderio di indagare la verità o l’assenza di verità nelle interazioni umane sui Social dove la presenza di uno schermo filtrante permette il mascheramento.
Le parole provocatorie e quelle sconosciute rappresentano per l’artista il mondo sconosciuto di Internet, talvolta pericoloso.
“..Attraverso i Social Network possiamo farci solo un’idea della persona che conosciamo. A volte rischiamo di innamorarci di queste maschere. Peccato che la realtà ..”